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Donna, vita, libertà: contro la violenza, per i diritti delle donne

Oggi, 25 novembre, è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani. Nel mondo quasi 1 donna su 3 ha subito una qualche forma di violenza nel corso della vita,  in Italia il 31,5% delle donne, e nella netta maggioranza dei casi la violenza si è consumata dentro le mura di casa. Dall’inizio del 2022 sono 91 nel nostro Paese i femminicidi, lesbicidi e transcidi.

Questi dati impressionanti si fanno ancora più gravi per le donne e le ragazze con disabilità, costrette tutti i giorni ad affrontare discriminazioni multiple basate sul loro genere e sulla loro disabilità. Basti dire che secondo una ricerca della FISH del 2019 il 65,3% delle donne con disabilità ha dichiarato di aver subito almeno una forma di violenza. Il quadro si fa ancora più scuro per l’iniquità di accesso ai servizi di supporto. Per le donne sorde questo significa che la situazione di violenza è aggravata dalle barriere della comunicazione che incontrano ogni giorno nella loro vita, dalla difficoltà di accesso alle informazioni, dall’assenza di servizi di soccorso accessibili e dall’inaccessibilità dei servizi socio-sanitari e di supporto psicologico o legale.

E nei periodi di crisi i numeri si aggravano, come è accaduto durante la pandemia da COVID-19, nelle crisi umanitarie, nei disastri climatici e nei conflitti. È per tutto ciò che quest’anno abbiamo deciso di aderire a questa Giornata esprimendo solidarietà per le donne iraniane che da ormai due mesi protestano in seguito alla brutale uccisione della giovane Mahsa Amini nonostante la violenta repressione del regime e riprendendo il loro grido ‘Donna, vita, libertà’, tre parole che ormai risuonano in tutto il mondo contro ogni forma di oppressione e per l’autodeterminazione e i diritti di tutte e di tutti.

Anche noi vogliamo fare la nostra parte stimolando chi governa e le Istituzioni a garantire ed espandere i diritti delle donne sorde e dando loro voce e spazio. Per questo abbiamo recentemente creato il Comitato Nazionale Donne Sorde, un luogo aperto alle socie e alle dirigenti ENS per elaborare e intraprendere insieme un percorso verso la piena inclusione e la realizzazione individuale di tutte le donne sorde. Presto daremo aggiornamenti alle donne che hanno risposto alla nostra chiamata alla partecipazione.

Intanto per questa giornata così importante, oltre alle varie iniziative organizzate dalle nostre sedi su tutto il territorio nazionale, la Vice Presidente Nazionale ENS e responsabile del Comitato Nazionale Donne Sorde Rosella Ottolini ha partecipato al 12° Convegno nazionale volontariato di pace. Organizzato a Bari dall’Associazione Nazionale Interforze Protezione Civile con il patrocinio della Sezione Provinciale ENS di Bari, il convegno è un qualificato appuntamento annuale di comunicazione, dibattiti, ricerche, formazione e informazione su emergenze di protezione civile / difesa civile, ambientale, sanitaria e sicurezza urbana. Per questa edizione il focus è stato inevitabilmente sulla guerra aperta dall’invasione russa dell’Ucraina e, la scelta del giorno non è stata casuale, sull’eliminazione della violenza maschile sulle donne e di genere. La Vice Presidente Ottolini con il suo intervento ha potuto parlare di violenza sulle donne con disabilità, un tema purtroppo ancora perlopiù assente dal dibattito, di discriminazioni multiple che vivono le donne sorde e delle azioni che l’ENS ha messo in campo – dalla campagna Creazioni Femministe a Bologna per facilitare il contatto con i percorsi antiviolenza del territorio ai cortometraggi di sensibilizzazione realizzati dalla Sezione di Milano e tanto altro – perché non si debbano più sentire sole.

È necessario il contributo di tutte e di tutti per promuovere un cambiamento culturale radicale, combattere tutte le forme di discriminazione e violenza e far sì che le donne sorde siano finalmente LIBERE DI:

  • vivere
  • autodeterminarsi
  • scegliere
  • realizzarsi
  • partecipare
  • usare la propria lingua madre
  • essere autonome

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