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Documento di posizione WFD sulla priorità alle persone sorde nello sviluppo e nell’insegnamento delle lingue dei segni nazionali

Grazie alla collaborazione tra la Sede Centrale dell’Ente Nazionale Sordi e il Gruppo SILIS, pubblichiamo la traduzione in LIS e in italiano del Position Paper della WFD – World Federation of the Deaf sulla priorità alle persone sorde nello sviluppo e nell’insegnamento delle lingue dei segni nazionali. La WFD ha redatto questo documento in seguito a report provenienti da paesi di tutto il mondo che evidenziano come le opportunità per insegnare le lingue dei segni nazionali vengono sfruttate da persone non sorde, portando spesso all’esclusione dei sordi dall’insegnamento della propria lingua. Questo è inaccettabile e contravviene alle migliori pratiche nel lavorare con le comunità linguistiche minoritarie. Scopo del documento è far emergere la necessaria centralità delle persone sorde in tutti gli aspetti dello sviluppo della propria lingua dei segni, incluso l’insegnamento.

PUNTI CHIAVE

1. Le persone sorde e le comunità sorde devono essere in prima linea in tutte le attività relative alle lingue dei segni. In particolare, alle persone sorde deve essere garantita l’opportunità di insegnare la propria lingua dei segni, la lingua dei segni nazionale.

2. Le esperienze di vita dei sordi, sia come persone sorde che come utenti delle lingue dei segni, devono essere riconosciute come requisiti prioritari per l’insegnamento delle loro lingue dei segni nazionali. Questo è cruciale soprattutto in quei contesti in cui l’insegnamento della lingua dei segni è un campo relativamente nuovo e in via di sviluppo. Devono essere adottate misure per mettere in campo percorsi di formazione inerenti all’insegnamento delle lingue dei segni che sviluppino capacità, competenze e qualifiche delle persone sorde in questo settore.

3. Le lingue e le culture delle comunità sorde sono risorse preziose per le società. Nessuno meglio delle persone sorde può sviluppare e condividere queste risorse all’interno della società, in particolare a chi vuole e ha bisogno di imparare le lingue dei segni, come i bambini sordi e le loro famiglie.

INTRODUZIONE

La World Federation of the Deaf  (WFD)  esprime la sua preoccupazione riguardo i report provenienti da paesi di tutto il mondo che evidenziano come le opportunità per insegnare le lingue dei segni nazionali vengono sfruttate da persone non sorde, portando spesso all’esclusione dei sordi dall’insegnamento della propria lingua. Insegnanti non sordi stanno creando business che includono l’insegnamento della lingua dei segni, e allo stesso tempo scuole, college e università che offrono corsi di lingua dei segni assumono persone udenti per insegnare in questi corsi. Questo ha l’effetto di ridurre le opportunità di insegnamento per le persone sorde e le comunità sorde. Inoltre, il fatto che le persone sorde non insegnino la propria lingua dei segni ha un impatto negativo sulla qualità dell’insegnamento, che a sua volta ricade sulla formazione degli interpreti di lingua dei segni e quella di altri professionisti che insegnano o lavorano con adulti e bambini sordi.

Le lingue dei segni nazionali si sviluppano naturalmente quando le persone sorde si riuniscono. Le comunità sorde si formano intorno alle esperienze condivise di persone sorde e alla loro unica prospettiva sul mondo. Insieme a una lingua dei segni nazionale, le persone sorde praticano comportamenti e valori tipici della cultura Sorda. Le lingue dei segni nazionali e le culture Sorde nascono dalle persone sorde. Come tutte le lingue vive, ogni lingua dei segni si sviluppa ed evolve all’interno della comunità Sorda in cui nasce, pertanto le persone sorde devono assumere una centralità in tutti gli aspetti dello sviluppo della propria lingua dei segni, incluso l’insegnamento. I sordi che dalla nascita usano la propria lingua dei segni e sono dunque segnanti nativi o che considerano la lingua dei segni la loro primaria forma di comunicazione, devono essere riconosciuti e rispettati come modelli di ruolo e insegnanti di queste lingue e culture.

La World Federation of the Deaf  (WDF) è un’organizzazione internazionale non governativa che promuove i diritti umani delle persone sorde in tutto il mondo. Nel nostro lavoro adottiamo un approccio intersezionale finalizzato alla promozione dei diritti  di tutte le persone sorde, che comprende la necessità di un’istruzione nella propria lingua dei segni nazionale. Questo approccio include persone sorde appartenenti a minoranze culturali, comunità storicamente marginalizzate, persone sordocieche e persone con altre disabilità, ad esempio persone sorde con disabilità cognitive o persone sorde appartenenti alla comunità LGBTQIA+. Il bisogno di una naturale acquisizione linguistica in lingua dei segni è fondamentale per tutte le persone sorde.

IL QUADRO LEGISLATIVO

La Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (Convention on the Rights of Persons with Disabilities – CRPD) è il primo quadro legislativo internazionale che riconosce le lingue nazionali dei segni e riconosce alle persone sorde il diritto umano alla propria lingua dei segni nazionale. La Convenzione obbliga i governi a riconoscere l’importanza delle lingue dei segni nazionali e a incoraggiarne l’uso negli Articoli 2, 9, 21, 24 e 30. L’Articolo 30 riconosce legalmente e conferisce a persone e comunità sorde lo status di minoranza linguistica e culturale. È stato ampiamente riconosciuto come le persone sorde appartengono a un gruppo che ha la sua unicità e si situa nell’intersezione tra le minoranze linguistiche e culturali, e il movimento disabilità. Il documento di posizione della WFD Situating Deaf Communities within “disability vs cultural and linguistic minority’ constructs” (Il posto delle Comunità Sorde all’interno dell’opposizione tra i costrutti di disabilità e minoranza culturale e linguistica) documenta l’unicità di questa intersezione a cui non appartiene nessun altro tipo di disabilità o gruppo minoritario.

La CRPD riconosce il primato delle persone sorde e la loro esperienza di vita nella lingua dei segni e nella cultura sorda nell’articolo 4.3, il quale obbliga gli Stati Membri al confronto ravvicinato con le persone con disabilità attivamente partecipi nella propria comunità, incluse le persone sorde attraverso le loro organizzazioni rappresentative.

Nella maggior parte dei casi, per le comunità sorde ciò significa le Associazioni Nazionali di Sordi  e i membri ordinari della WFD. Le Associazioni Nazionali di Sordi sono gestite dai e per i sordi, così da riconoscere il primato alle loro voci e al loro vissuto.

L’articolo 4.3 della CRPD richiede agli Stati Membri di coinvolgere in modo significativo le Organizzazioni di Persone con Disabilità, incluse le Associazioni Nazionali di Sordi, in ogni legislazione, nei programmi e le politiche che interessano le persone sorde e le lingue dei segni nazionali. Inoltre, agli Stati Membri è richiesto di adottare le misure necessarie per assicurare il riconoscimento e la promozione dell’uso della lingua dei segni nazionale nella legislazione, nei programmi e nelle politiche pubbliche. La promozione implica anche il supporto alle pubblicazioni, la formazione e l’istruzione, la ricerca e l’uso in generale della lingua dei segni.

L’implementazione della CPRD dovrebbe comportare un miglioramento nell’insegnamento e nelle risorse della lingua dei segni e nella ricerca professionale e accademica della lingua dei segni. Nell’assicurare alle persone sorde i ruoli primari in tutti i lavori intorno alle lingue dei segni, bisogna occuparsi anche di includere e supportare gli sforzi per aumentare le capacità e competenze delle persone sorde nel guidare lo sviluppo delle proprie lingue dei segni nazionali. Questo potrebbe comportare, ad esempio, l’implementazione di workshop di formazione per esperti sordi dell’insegnamento delle lingue dei segni da altri paesi, qualora non esistessero sul territorio nazionale.

Gli Stati Membri hanno la responsabilità e il dovere di assicurare alle persone sorde l’opportunità di formarsi e lavorare come insegnanti di lingua dei segni, insieme alle risorse sufficienti per questo lavoro, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione all’insegnamento propriamente specializzati. Tali iniziative non possono essere intraprese senza la significativa partecipazione di persone sorde appropriatamente qualificate e/o con esperienza insieme alle loro organizzazioni.

Le persone sorde hanno un ruolo significativo nell’insegnamento delle lingue dei segni nazionali sia per apprendenti L1 che L2 e l’insegnamento abbraccia un’ampia varietà di gruppi e pedagogie. Insegnare può consistere in dare istruzioni ai nuovi segnanti, come il baby sign, i corsi di lingua dei segni basati sulla comunità, i corsi negli ambienti scolastici dall’istruzione primaria alle scuole superiori e i programmi di sviluppo professionale e formazione degli interpreti.

Di particolare interesse risulta l’insegnamento della lingua dei segni in relazione all’istruzione dei bambini sordi, dei membri della loro famiglia e dei tutori. Persone sorde che rappresentino un modello,  sono parte integrante  della completa acquisizione della lingua dei segni da parte dei bambini sordi e delle loro famiglie, poiché rinforzano non solo l’apprendimento della lingua, ma anche dei modi di vivere e di essere culturali e sensoriali come persone sorde che sono essenziali per lo sviluppo di una lingua naturale e il benessere familiare.  Le ricerche dimostrano che i Mentori Sordi o programmi di istruttori di lingua dei segni per famiglie hanno un impatto positivo sullo sviluppo linguistico  dei bambini sordi e sull’apprendimento linguistico delle famiglie udenti, insieme ad atteggiamenti positivi verso il futuro dei loro figli. In questi programmi, le persone sorde visitano famiglie o genitori udenti con bambini sordi. Le ricerche hanno inoltre dimostrato che corsi di lingua dei segni specifici per genitori di bambini sordi impartiti da persone sorde specializzate portano risultati maggiori nell’apprendimento.

I bambini e i giovani sordi, insieme alle loro famiglie devono essere i diretti beneficiari/devono beneficiare direttamente delle risorse dedicate all’insegnamento della lingua dei segni nazionale. Nella maggior parte dei casi, non ci sono insegnanti sordi sufficienti a coprire la richiesta in ogni scuola, college o università che vorrebbe offrire corsi di lingua dei segni come L2. Bambini e giovani sordi e le loro famiglie e adulti sordi hanno bisogno di insegnanti di lingua dei segni sordi come modelli linguistici e culturali.

Pertanto, le risorse per l’insegnamento della lingua dei segni nazionale devono essere mantenute, promosse e dirette verso bambini, giovani e adulti sordi e  le loro famiglie. In molti contesti, è molto più facile per un udente, un bambino a scuola o uno studente al college o all’università, avere accesso ai corsi di lingua dei segni, che per un bambino sordo avere accesso ai servizi in lingua dei segni garantiti da insegnati sordi.

Per dare un riferimento, nella regione delle Fiandre, in Belgio, si specifica:

Persone che hanno appreso la lingua dei segni come prima (L1) si trovano in una posizione migliore per rispondere a studenti/apprendenti (adulti) rispetto alle persone che hanno imparato la Lingua dei Segni Fiamminga come L2. Inoltre, hanno un più spiccato senso della comunità sorda e dunque possono trasmettere non solo la lingua, ma anche la cultura. Spesso per l’apprendente udente, l’insegnante di lingua dei segni rappresenta il primo contatto con una persona sorda; grazie a questo primo contatto con un insegnante sordo, diventa più facile per l’apprendente udente entrare in contatto con la comunità sorda, passaggio essenziale per poter mettere in pratica quanto imparato in classe.”

L’importanza della posizione centrale delle persone sorde è riconosciuta anche dall’accordo tra la WDF e l’Associazione internazionale di interpreti di lingua dei segni firmata nel 2007. Che “riconosce il primato delle organizzazioni di persone Sorde per guidare lo sviluppo politico, culturale ed educativo della lingua dei segni nel loro paese, inclusa la distribuzione di dizionari di lingua dei segni e materiali per l’insegnamento”.

RACCOMANDAZIONI

1. Gli Stati Parti dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per valorizzare capacità e talento delle persone sorde, anche mediante l’avvio di specifici corsi di formazione, affinché diventino dei modelli linguistico-culturali di riferimento e operino come docenti e promotori delle rispettive lingue dei segni nazionali.

2. Le Istituzioni, gli enti e associazioni, così come le aziende private e i singoli individui con elevata competenza in lingua dei segni, dovrebbero integrare nelle loro azioni il principio secondo cui sono le comunità Sorde e le organizzazioni guidate da persone sorde a coordinare l’insegnamento e lo sviluppo delle proprie lingue dei segni. I progetti che coinvolgono le lingue dei segni dovrebbero essere intrapresi coinvolgendo le organizzazioni guidate da sordi, inclusi i rappresentanti delle associazioni nazionali di persone sorde.

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