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5° Convegno Nazionale LIS: all’Università della Calabria nuova pagina di storia della comunità e della cultura Sorda 

L’11 e il 12 maggio ad Arcavacata (CS), nell’Aula Magna del Centro Congressi “B.Andreatta” gremita da oltre 800 persone tra cui gli studenti e le studentesse dell’Unical, si è svolto il 5° Convegno Nazionale sulla Lingua dei Segni Italiana. Due giornate intense di lavori sulla LIS – organizzate dall’Ente Nazionale Sordi e dall’Università della Calabria con la collaborazione del CR ENS Calabria e il patrocinio di Ministero per le Disabilità, Regione Calabria, Consiglio Regionale della Calabria, Provincia di Cosenza e Comune di Rende – che già rappresentano una nuova pagina di storia della comunità e della cultura Sorda, di cui la lingua dei segni ne è la più visibile espressione.

Dall’ultimo storico convegno nazionale di Roma nel 2018 la LIS è andata incontro a profondi cambiamenti, su tutti il riconoscimento da parte dello Stato giunto il 19 maggio del 2021 dopo una lotta pluridecennale che ha consentito all’italia di colmare il grave ritardo nei confronti del resto d’Europa. Una norma che necessita di alcuni aggiustamenti per essere pienamente rispondente alle esigenze e alle aspirazioni delle persone sorde, un fondamentale punto di partenza per l’avvio di servizi, iniziative e soluzioni in ogni ambito della società – scuola, università, ospedali, luoghi della cultura ecc. – che diano concreta attuazione alla legge e abbattano realmente le barriere comunicative così da garantire ed espandere i diritti dei Sordi. È per questo che l’ENS ha promosso questo nuovo momento di studio, confronto, approfondimento e riflessione aprendolo anche ai corsisti dell’Unical con l’obiettivo di indagare la lingua dei segni da tutti gli approcci e discipline possibili e delineare gli scenari futuri partendo dal tema del convegno La LIS: patrimonio culturale o capitale umano?”. Il Comitato Scientifico, che ha selezionato le relazioni e i poster protagonisti delle due giornate e ha moderato le varie sessioni, è stato presieduto da Giuseppe Amorini (Consigliere Direttivo ENS, PhD) e composto da Carlo Cecchetto (Università di Milano Bicocca), Sabina Fontana (Università di Catania), Luigi Lerose (University of Central Lancashire), Antonella Valenti (Università della Calabria) e Amir Zuccalà (ENS e dottorando Sapienza Università di Roma).

Il 5° Convegno Nazionale LIS si è aperto l’11 mattina con i saluti della Coordinatrice e Vice Presidente Nazionale ENS Rosella Ottolini, del Presidente Nazionale ENS Angelo Raffaele Cagnazzo, del Presidente del CR ENS Calabria Antonio Mirijello e dai messaggi del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e della Professoressa Antonella Valenti, Delegata del Rettore per l’inclusione degli studenti con disabilità/DSA dell’Unical, che ringraziamo per aver fortemente voluto che il convegno si tenesse proprio nell’ateneo di Arcavacata e per la sensibilità e il supporto in tutte le fasi di organizzazione. I lavori sono ufficialmente iniziati con la prima relazione dell’INVITED SPEAKER Alessio di Renzo – prima persona sorda in Italia ad ottenere il passaggio a Ricercatore di III° livello a tempo indeterminato presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR – e la sua relazione “Studi linguistici e metalinguistici sulla LIS e sulla comunità Sorda: dati disponibili e questioni aperte”. Il secondo INVITED SPEAKER che ha aperto la seconda giornata di lavori del 12 maggio è stato Christian Rathmann, Prof. di Deaf Studies della Humboldt-Universität zu Berlin. La sua relazione “Sign Languages as a Part of Human Capital and Heritage” è stata resa pienamente accessibile ai tantissimi partecipanti grazie alla squadra di interpreti e quella dei tecnici, che con il loro magnifico lavoro hanno garantito per le due giornate del Convegno il servizio di interpretariato da/in LIS e in Iinternational Sign e di sottotitolazione in tempo reale. Da segnalare in ambito accessibilità l’uso del FEEDING, una tecnica di co-interpretariato che vede protagonista la figura dell’interprete sordo per una più efficace trasmissione dei contenuti al pubblico sordo.

Ogni contributo (24 relazioni e 17 poster) è stato prezioso e ha offerto spunti, riflessioni, idee e pensieri nuovi che sono stati poi ripresi nella Tavola Rotonda conclusiva nella quale hanno preso parola e segni Humberto Insolera dell’European Disability Forum, Mirko Santoro del Centre national de la recherche scientifique (CNRS), Olga Capirci Dirigente dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (ISTC) – CNR dove coordina il LACAMLab, il Prof. Dr Christian Rathmann, i membri del Comitato Scientifico Sabina Fontana e Luigi Lerose e la Vice Presidente ENS Rosella Ottolini per discutere di LIS all’Università e del ruolo per le persone sorde. L’attenzione è stata in particolare focalizzata sui corsi di laurea che stanno nascendo in seguito al Decreto “Disposizioni in materia di professioni di interprete in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile” in attuazione della legge che ha riconosciuto la LIS; ; al termine del dibattito il Presidente Cagnazzo ha sottolineato la volontà dell’ENS “di collaborare con tutti i soggetti interessati – Istituzioni competenti, Enti di ricerca, Università e Associazioni, Docenti LIS – per arrivare ad una normativa che porti ad una formazione adeguata di tutte le figure professionali che operano a contatto con le persone sorde; questo non può prescindere dal tenere in considerazione le competenze accumulate in tutti questi anni dalle varie realtà formative impegnate nell’insegnamento della LIS e dal coinvolgimento di docenti sordi esperti e qualificati”

Per rivivere tutti i lavori vi invitiamo ad andare sulla nostra pagina Twitter @ENS_Italia: CLICCANDO QUI, invece, potete trovare l’intero programma del #5ConvegnoLIS. Chiudiamo questo racconto con un ringraziamento generale a tutti coloro che hanno reso possibile questa due giorni all’Università della Calabria; un GRAZIE a parte, invece, lo merita Elena Radutzky, fondatrice della Mason Perkins Deafness Fund onlus, che è salita a sorpresa sul palco e ha ripercorso a larghi tratti la sua lunga carriera, che ha portato tra l’altro al Dizionario di Lingua dei Segni italiana (1992) e all’assegnazione di tantissime borse di studio a giovani sordi italiani negli Stati Uniti grazie al Deafness Program, da lei fondato e coordinato, della Commissione Fulbright. Un regalo commovente per tutta la comunità Sorda quello della Dott.ssa Radutzky, davvero un pezzo di storia della cultura Sorda e della LIS, una vera e meravigliosa lingua conosciuta e utilizzata come prima da circa 40.000 persone sorde, migliaia di udenti che la imparano per ragioni personali o di lavoro e da tutte quelle persone con disturbi nel linguaggio (esemplari in tal senso le relazioni delle rappresentanti di Io se posso Komunico sull’uso della lingua dei segni in un caso di autismo e nella sindrome di Down) che la usano per comunicare. Perché – così recita il motto de La Casa delle Luci, progetto di vita autonoma per giovani e adulti con disabilità che comunicano con la lingua dei segni presentato durante il convegno – non c’è libertà senza comunicazione.

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