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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: diamo voce alle donne sorde

Oggi, 25 novembre, è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.

I numeri della violenza contro le donne:

  • nel mondo una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima di una qualche forma di violenza;
  • la crisi sanitaria che stiamo ancora vivendo sembra aver peggiorato le cose; un nuovo rapporto dell’UN Women, basato su dati provenienti da 13 paesi, mostra che 2 donne su 3 hanno riferito di aver subito una qualche forma di violenza durante la pandemia;
  • in Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale;
  • nel 2020 nel 94,3% dei casi la violenza si è consumata dentro le mura di casa;
  • il 45,3% di queste donne ha paura per la propria incolumità;
  • sono 89 al giorno le donne vittime di reati di genere in Italia, e nel 62% dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia;
  • ad oggi, sono 103 le donne uccise nel 2021, 3 i transcidi;
  • solo il 2% dei 27,5 milioni messi a disposizione nel 2020 è arrivato ai centri antiviolenza (dossier di ActionAid);
  • il reddito di libertà per le donne che fuoriescono dalla violenza non è sufficiente: 400 euro al mese per 12 mesi non possono garantire autonomia. Inoltre, i fondi stanziati sono insufficienti perché su oltre 20.000 donne accolte nei CAV ne potrebbero beneficiare solo 625;
  • i casi di discriminazione e di violenza su persone trans, queer e LGBTQI+ continuano ad aumentare, mentre il Parlamento ha affossato il cosiddetto DDL Zan, un testo che prevedeva misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per sesso, genere o disabilità.

Questi dati e numeri impressionanti si fanno ancora più gravi proprio per le donne e le ragazze con disabilità, costrette tutti i giorni ad affrontare discriminazioni multiple basate sul loro genere e sulla loro disabilità. Basti dire che il 62,3% delle donne con disabilità ha dichiarato di aver subito almeno una forma di violenza, e nell’87% dei casi questa è avvenuta per mano di una persona nota alla vittima (ricerca FISH). Il quadro si fa ancora più scuro per il fatto che il tema è completamente assente dal dibattito e, soprattutto, per l’iniquità di accesso ai servizi di supporto. Per le donne sorde questo significa che la situazione di violenza, che sia fisica o psicologica, è aggravata dalle barriere della comunicazione che incontrano ogni giorno nella loro vita, dalla difficoltà di accesso alle informazioni, dall’assenza di servizi di soccorso accessibili e dall’inaccessibilità dei servizi socio-sanitari e di supporto psicologico o legale.

Non possiamo che sostenere e aderire a questa Giornata e dopo due anni di pandemia lo facciamo con ancora più forza, energia e convinzione perché non sta andando affatto “tutto bene”, perché il costo di questa crisi sta ricadendo in gran parte sulle spalle delle donne e delle lavoratrici. È necessario il contributo di tutti per promuovere un cambiamento culturale radicale e contrastare questa piaga sociale. Noi vogliamo fare la nostra parte dando voce e spazio alle donne sorde e stimolando chi governa e le Istituzioni a garantire i diritti delle donne sorde e a fare tutto il possibile per far sì che siano libere di vivere, autodeterminarsi, scegliere, realizzarsi, partecipare, usare la propria lingua e essere autonome. 

È partita pochi giorni fa, ad esempio, a Bologna Creazioni Femministe, la nuova campagna in LIS contro le discriminazioni e le violenze di genere che ha lo scopo di sensibilizzare la comunità sorda segnante e di facilitare il contatto con i percorsi antiviolenza del territorio per le donne, lesbiche e persone trans sorde segnanti. In particolare da oggi, grazie anche alla collaborazione e al supporto del Consiglio Regionale ENS dell’Emilia-Romagna, è attiva una nuova possibilità di accesso al percorso di accoglienza svolto dalla Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna. Chiamando il numero WhatsApp 388 40 17 237 sarà possibile parlare con un’operatrice segnante per prendere un appuntamento e iniziare un percorso accessibile (garantito il servizio di interpretariato LIS) e completamente gratuito per uscire da una situazione di violenza. 

La Sezione Provinciale ENS di Milano, invece, grazie alla collaborazione con il Comune e la rete dei centri antiviolenza del territorio, sta per avviare una serie di progetti contro la violenza sulle donne. Tra questi il cortometraggio pubblicato oggi che vuole fare luce sulle discriminazioni multiple che vivono le donne sorde e sensibilizzare la comunità sorda sulla violenza di genere. 

In questa giornata ci sembra infine doveroso ripubblicare il video LIS realizzato da D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza per la Campagna Step Up! per dare la possibilità a TUTTE le donne, anche alle disabili e in particolare sorde, di ricevere aiuto e protezione in caso di violenza. Il video “LA LINGUA DEI SEGNI CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE“, è stato ideato proprio per mostrare i segni che rappresentano la violenza, che aiutano a riconoscerla e a chiedere aiuto.

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