Il 20 novembre di ogni anno celebriamo la Giornata interneazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data scelta coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti dell’infanzia, nel 1989. Adottata più di 30 anni e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991, la Convenzione ONU ha riconosciuto per la prima volta nella storia i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Grazie a questo documento fondamentale in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati per mirare ad un futuro dove non vi siano più discriminazioni e disuguaglianze.
In questa Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza noi dell’ENS vogliamo cercare di aumentare la consapevolezza sulle conseguenze negative della deprivazione linguistica, rivendicare il diritto di ogni bambino sordo ad imparare una prima lingua senza sforzo e promuovere il bilinguismo (lingua parlata/scritta e lingua dei segni) per il pieno sviluppo delle bambine e dei bambini sordi e la loro piena partecipazione alla società durante tutto l’arco della vita.
Abbiamo quindi deciso di tradurre in LIS e in italiano i punti chiave del Documento di posizione della WFD, la Federazione Mondiale delle Persone Sorde di cui siamo membri, sui diritti linguistici delle bambine e dei bambini sordi (trovate la traduzione in italiano dell’intero documento cliccando qui). Qui sotto il video LIS con i 14 punti chiave.
- La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) riconosce che le lingue dei segni sono uguali alle lingue parlate e dovrebbero essere rispettate e promosse.
- I bambini sordi hanno il diritto di sviluppare pienamente la loro identità culturale e linguistica (articolo 30 della UNCRPD).
- I bambini sordi hanno storicamente affrontato molti ostacoli per accedere ad un’educazione di qualità; hanno visto negata un’educazione di qualità nella lingua dei segni che ha portato alla conseguente negazione dei loro diritti.
- Un’educazione di qualità nelle lingue dei segni nazionali e nelle lingue scritte nazionali è uno dei fattori chiave per adempiere all’educazione e ai più ampi diritti umani dei bambini sordi e degli studenti sordi adulti.
- La ricerca mostra che i bambini sordi che ricevono un’educazione di qualità in più lingue (cioè nella lingua dei segni e nella lingua scritta/parlata) hanno maggiori probabilità di avere successo accademico e di diventare cittadini attivi e membri a pieno titolo della società.
- L’esposizione precoce alla lingua dei segni e al multilinguismo, combinata con un forte sostegno familiare per le lingue dei segni, prepara al meglio i bambini sordi alla loro futura partecipazione effettiva alla società.
- La ricerca mostra che l’esposizione alla lingua dei segni non ostacola l’acquisizione del parlato o l’apprendimento della lingua.
- Gli specialisti hanno raccomandato che a tutti i bambini sordi venga insegnata immediatamente una lingua dei segni per massimizzare lo sviluppo cerebrale, l’elaborazione cognitiva e i risultati sociali e accademici a lungo termine.
- I bambini sordi devono avere pieno accesso a un’educazione nella(e) loro lingua(e) dei segni nativa(e), indipendentemente da qualsiasi dispositivo tecnologico che potrebbero utilizzare.
- I governi devono attuare programmi per sostenere l’insegnamento della lingua dei segni ai membri della famiglia di bambini sordi o figure che li curano (caregiver), in collaborazione con le Comunità Sorde e docenti sordi di lingua dei segni.
- Le strutture educative devono aiutare i bambini sordi ad esercitare il loro diritto a sviluppare pienamente la loro identità culturale e linguistica ai sensi dell’articolo 30 della UNCRPD, essenziale per il loro sviluppo della personalità, dell’autostima e della resilienza.
- La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ha adottato un approccio positivo e proattivo per incoraggiare e promuovere le lingue dei segni nell’educazione dei bambini sordi e l’articolo 24 stabilisce che si deve promuovere la scelta nell’educazione che consenta ai bambini sordi di prosperare e ottenere risultati accademici.
- Le lingue dei segni nazionali (e/o indigene) devono essere riconosciute in modo eguale, come le lingue parlate, in tutti i livelli di istruzione.
- I migliori contesti educativi per bambini sordi sono ambienti multilingue che promuovono e rispettano la loro identità culturale e linguistica, rispettano la diversità della loro esperienza e scelta e che massimizzano i loro risultati linguistici, accademici, sociali e, a lungo termine, economici.