10 Dicembre – Diritti Umani e Comunità Sorda: il ruolo centrale della Lingua dei Segni

Il 10 dicembre si celebra la Giornata dei Diritti Umani e, nel 2025, ricorrono 77 anni dalla pubblicazione di quel testo storico approvato e proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, noto come Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

La proclamazione avvenne il 10 dicembre 1948 con la Risoluzione 217 A (III), in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiarò:
“La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un ideale comune da raggiungere da tutti i popoli e da tutte le nazioni, affinché ogni individuo e ogni organo della società si impegni, mediante l’insegnamento e l’educazione, a promuovere il rispetto di questi diritti e di queste libertà e a garantirne, con misure progressive di carattere nazionale e internazionale, il riconoscimento e l’osservanza universale ed effettiva.”

Il diritto ai diritti umani nasce con la persona
Ogni individuo, sin dalla nascita, possiede un diritto innato ai diritti umani, così come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Questi diritti appartengono a tutti, senza distinzione, e rappresentano il fondamento della dignità, della libertà e dell’uguaglianza umana.

La Lingua dei Segni come diritto umano essenziale
Per la comunità sorda, la piena realizzazione dei diritti umani è strettamente legata al riconoscimento e alla tutela della Lingua dei Segni.
Comunicare nella propria lingua naturale significa poter:

  • accedere all’istruzione in modo paritario,
  • partecipare alla vita sociale e culturale,
  • ricevere informazioni in modo accessibile,
  • vivere senza barriere comunicative.

La World Federation of the Deaf (WFD) ricorda da anni che:
“Le Lingue dei Segni sono lingue naturali delle comunità sorde e il loro riconoscimento è un diritto umano fondamentale.”

Garantire questo diritto significa garantire inclusione, autonomia e piena cittadinanza.

Progressi internazionali e sfide ancora aperte
Negli ultimi anni molti paesi hanno compiuto passi significativi nel riconoscimento delle proprie Lingue dei Segni e nella promozione di politiche più inclusive.
Tuttavia, permangono ancora sfide importanti:

  • disuguaglianze nell’accesso ai servizi pubblici,
  • carenza di interpreti professionisti,
  • ostacoli educativi,
  • mancato riconoscimento linguistico in diverse regioni del mondo.

La WFD ribadisce che:
“Nessuna persona sorda può godere pienamente dei propri diritti umani senza accesso alla Lingua dei Segni e senza servizi pienamente accessibili.”

Queste parole richiamano la responsabilità di istituzioni, governi e società civile nel garantire pari opportunità a tutte le persone sorde.

Un obiettivo condiviso: un mondo senza barriere comunicative

I progressi ottenuti mostrano che il percorso intrapreso è quello giusto.
Stiamo avanzando verso una visione comune: un mondo in cui tutte le persone sorde possano comunicare liberamente con la Lingua dei Segni, ovunque e in ogni circostanza, senza discriminazioni né limitazioni.

Promuovere i diritti umani della comunità sorda significa costruire una società più giusta, accessibile e rispettosa delle differenze, per tutte e tutti.

Per approfondire visualizza i temi giornalieri con video e sottotitoli al seguente link: https://www.ens.it/gms-2025/#iwdp

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