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Tar Lombardia: diritto all’assistenza alla comunicazione per tutte le ore del PEI

Informiamo tutta la comunità sorda che il Tar della Lombardia ha riconosciuto il diritto degli studenti sordi ad avere l’assistente alla comunicazione esperto in LIS per tutte le ore indicate nel PEI. Pochi giorni, infatti, il Tribunale Amministrativo Regionale lombardo ha emesso sei sentenze in merito a ricorsi presentati, singolarmente, da alcuni studenti sordi e dai loro genitori che richiedevano che venisse riconosciuto il diritto dell’alunno alla presenza dell’assistente alla comunicazione esperto in LIS, Lingua dei Segni Italiana, per tutta la durata delle lezioni. Per i giudici gli alunni sordi devono “poter beneficiare delle prestazioni di un assistente alla comunicazione esperto in LIS per tutta la durata delle lezioni scolastiche (30 ore settimanali) in rapporto di 1 a 1 e non per sole undici ore come disposto da Regione Lombardia”.

Nelle sentenze vengono richiamati in particolare gli articoli 12 e 13 della legge 104 del 1992 e l’art. 5 del d.lgs. n. 66 del 2017 i quali prevedono che, dopo l’accertamento sanitario che dà luogo al diritto a fruire delle prestazioni assistenziali, deve essere elaborato, per ogni alunno con disabilità, il Piano Educativo Individualizzato in cui si individuano gli strumenti, le strategie e le modalità per un percorso didattico inclusivo per gli alunni con disabilità. “È evidente – scrivono i giudici – come la mancata o incompleta esecuzione delle previsioni contenute nel PEI, e soprattutto per quanto riguarda gli strumenti di tutela, determina di fatto l’impossibilità per l’alunno disabile di frequentare proficuamente la scuola, con conseguente lesione dei diritti sanciti in suo favore”. Continuano poi i giudici: “uno studente sordo o con grave ipoacusia, in mancanza dell’assistenza fornita da personale esperto in lingua LIS, non è in grado di percepire quanto gli viene comunicato oralmente dai docenti, circostanza questa che rende praticamente inutile la frequenza scolastica nei periodi in cui tale assistenza non è garantita”.

Non possiamo che accogliere con favore queste sentenze del TAR della Lombardia, che oltre a ristabilire il prioritario diritto allo studio degli alunni sordi riconosce l’importanza fondamentale degli assistenti alla comunicazione nel garantirlo. Cogliamo l’occasione per ricordare che nei mesi scorsi aveva preso il via l’iter parlamentare della proposta di legge 2887 relativa al processo di internalizzazione nell’organico del MIUR di queste indispensabili figure professionali. Vista l’imminenza delle elezioni politiche non sarà possibile arrivare all’approvazione della legge; ci prendiamo quindi l’impegno a ripromuovere la proposta nella prossima legislatura.

Sosteniamo con forza questa legge per arrivare a garantire finalmente il pieno diritto allo studio degli alunni e delle alunne con disabilità, lasciati ogni anno senza un supporto assistenziale indispensabile o con un supporto risibile rispetto alle effettive necessità, un servizio di assistenza alla comunicazione uniforme su tutto il territorio nazionale offerto da figure professionali riconosciute e qualificate e la stabilizzazione e la dignità di migliaia e migliaia di lavoratrici e di lavoratori che vivono una gravissima condizione di precariato.

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