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Oggi è San Francesco di Sales, il Santo protettore dei Sordi

Oggi, 24 gennaio, festeggiamo San Francesco di Sales, il Santo protettore dei Sordi. Francesco nacque nel 1567 e morì nel 1622 dopo una vita di opere e preghiere. Tramite i suoi scritti propose una via di santità accessibile a tutte le condizioni sociali, fondata interamente sull’amore di Dio.

È il santo patrono delle persone sorde in special modo per la sua vicinanza a Martino, un ragazzo sordo, di cui il santo si prese cura. Ne ricordiamo l’episodio citando questo estratto dal testo “San Francesco di Sales negli insegnamenti e negli esempi, Roma, 1953”:

Il 25 febbraio 1605 S. Francesco di Sales, predicando a La Roche, cominciò ad impiegare il tempo libero che rimaneva dopo il sermone, i giorni di martedì e venerdì, nel visitare i malati della città, consolarli ed insegnare ad essi a trarre buon frutto dalle loro malattie. Fu precisamente in una di queste visite di carità che il santo Prelato s’imbattè in un sordomuto di nome Martino. Questo poveretto aveva buona inclinazione, buona fisionomia, e una certa tendenza tanto rispettosa verso il santo Vescovo, che quantunque sordo e muto non mai mancava ai suoi sermoni. Da nessuno si faceva attenzione alla sua assiduità, ma il santo Prelato se ne accorse e, prendendolo un giorno per mano, lo condusse con sé e ne fece oggetto costante della sua carità e del suo zelo: con pazienza inesplicabile e non senza particolarissimo soccorso di Dio, per mezzo di segni, riuscì ad aprirgli l’intelletto, di modo che lo rese capace di pregare’ col cuore, volle essere egli stesso il confessore di quel povero muto, che ritenne d’allora in poi presso di sé, nella sua casa, e prima della beata sua morte lo raccomandò al suo fratello e successore, Mgr. Giovan Francesco di Sales, che gli continuò la stessa carità.

A Francesco si sono ispirate numerose congregazioni; la più celebre è senza dubbio la Famiglia Salesiana fondata da San Giovanni Bosco, che rivolge la sua attenzione soprattutto alla crescita ed all’educazione delle giovani generazioni, con un occhi particolare alla cura dei figli delle classi meno abbienti.

Anche quest’anno lo vogliamo celebrare ricordando i suoi scritti più importanti: l’Introduzione alla vita devota (Filotea) e il Trattato dell’amore di Dio.

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