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Nuovo corso di laurea per interpreti LIS: incontro tra ENS e Sapienza

Come molti all’interno della comunità sorda italiana avranno già saputo, la Sapienza Università di Roma ha annunciato, a partire dall’anno accademico 2022-2023, l’apertura del nuovo corso di laurea triennale professionalizzante in “Comunicazione e interpretariato in Lingua dei segni LIS e LISt”. Siamo lieti dell’interesse di un Ateneo così prestigioso nei confronti della sordità e della Lingua dei Segni e allo stesso tempo intendiamo ribadire che l’ENS, in quanto, per mandato statale, Ente di tutela e rappresentanza delle persone sorde, deve essere considerato e ha l’obbligo di porsi come parte sociale di rilievo in un percorso di formazione di Interpreti LIS e LISt come per qualsiasi altro tema in materia di sordità.

In virtù di ciò, ieri 3 agosto 2022 il Presidente Nazionale ENS Angelo Raffaele Cagnazzo – dopo essere stato rieletto dal XXVIII Congresso ENS lo scorso 23 luglio e aver così ricominciato il suo lavoro senza limiti di rappresentanza – ha incontrato il Prof. Marco Mancini, Direttore del Dip.to Lettere e Culture moderne Facoltà di Lettere e Filosofia, e la Dott.ssa Maria Roccaforte Ricercatore Dip.to Lettere e Culture moderne Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza, la prof.ssa Sabine Koesters Gensini e il prof. Claudio Giammona per discutere, con spirito assolutamente costruttivo e collaborativo, delle criticità che abbiamo riscontrato sul corso di laurea nascente e proporre interventi – su tutti la necessità di inserire nel corpo insegnante docenti sordi esperti e qualificati – con sempre chiaro in testa l’obiettivo che perseguiamo ogni giorno: la costruzione di una società che consenta a tutte le persone sorde l’esercizio concreto dei loro diritti.

L’organizzazione del corso di laurea da parte di Sapienza, infatti, fa riferimento al Decreto emanato dal Ministero per le Disabilità di concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca “Disposizioni in materia di professioni di interprete in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile” in attuazione della legge che ha riconosciuto la LIS, una normativa a nostro avviso non pienamente soddisfacente, che non intendiamo considerare definitiva, ma che al contrario puntiamo a modificare non appena possibile dialogando con le Istituzioni competenti e di concerto con altri Enti di ricerca, Università e Associazioni nell’ambito di un tavolo tecnico aperto a settembre dell’anno scorso.

Non abbiamo mai considerato, infatti, il riconoscimento della lingua dei segni italiana un punto di arrivo delle nostre battaglie, bensì la partenza per l’avvio di servizi e iniziative interamente da costruire per abbattere tutte le barriere della comunicazione, e l’adeguata formazione di tutte le figure professionali che operano a contatto con le persone sorde rientra pienamente in questo obiettivo.

Continuate a seguirci sui consueti canali ENS per restare aggiornati.

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