Ente Nazionale Sordi ETS-APS

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LPU, siglato protocollo Giustizia-Ente Nazionale Sordi

“Rendere effettiva la funzione riparativa e restitutiva prevista nella messa alla prova per adulti, favorendo nell’imputato la consapevolezza delle responsabilità conseguenti alla propria condotta e l’assunzione di comportamenti orientati a una corretta partecipazione alla vita sociale, come forma di prevenzione della recidiva e di garanzia della sicurezza sociale”.

Queste le finalità che persegue il protocollo stipulato dal Ministero della giustizia e dall’Ente nazionale sordi Ets-Aps, recentemente siglato dal viceministro Francesco Paolo Sisto e dal presidente Angelo Raffaele Cagnazzo, che a tal fine promuove la stipula di convenzioni locali per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità da parte di imputati maggiorenni ai fini della loro messa alla prova.

In base al Protocollo nazionale, gli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe) favoriranno i contatti tra le sedi territoriali dell’Ente Nazionale Sordi ETS-APS e i Tribunali ordinari competenti.

La struttura dell’Ente Nazionale Sordi ETS-APS presso cui si svolgerà il lavoro di pubblica utilità, valuterà la validità dell’apporto dell’imputato alle attività svolte dall’Ente, in modo da rilasciare la dichiarazione di disponibilità. L’Ente Nazionale Sordi ETS-APS, tramite le proprie Sedi territoriali, si impegna inoltre a individuare il numero massimo di posti disponibili presso le sedi, specificare le mansioni cui potranno essere adibite le persone che presteranno lavoro di pubblica utilità e a indicare i nominativi dei referenti, incaricati di coordinare la prestazione lavorativa degli imputati, di impartire le relative istruzioni e rapportarsi con l’Uepe per rappresentare l’andamento della prova, anche al fine di segnalare eventuali inosservanze degli obblighi.

Il Dipartimento, tramite gli Uepe, si impegna a fornire le informazioni necessarie alla piena comprensione delle modalità di esecuzione dell’istituto della messa alla prova per adulti e dello svolgimento del lavoro di pubblica utilità presso le sedi indicate e a supportare le sedi territoriali, individuando un funzionario dell’ufficio che interagisca per assicurare il buon andamento della prova.

Fonte: Giustizia NewsOnline

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