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Conferenza EFSLI 2024 a Torino: un approfondimento sul ruolo dell’Interprete di Lingua dei Segni

Dal 12 al 14 settembre 2024, Torino ha ospitato per la prima volta la Conferenza EFSLI (Forum Europeo Interpreti di Lingua dei Segni), organizzata dall’Associazione Nazionale di Interpreti di Lingua dei Segni Italiana, Animu. Questo importante evento, che ha riunito interpreti, esperti e ricercatori provenienti da tutta Europa, ha visto la partecipazione della Vice Presidente Nazionale ENS (Ente Nazionale Sordi), Rosella Ottolini che ha seguito i lavori con vivo interesse. Durante la Conferenza, sono state affrontate tematiche cruciali riguardanti il ruolo e il lavoro degli interpreti di lingua dei segni, con un’attenzione particolare all’inclusione e all’accessibilità.

Nel corso delle tre giornate, è emersa con forza l’importanza della presenza di interpreti qualificati per garantire una piena partecipazione delle persone sorde nella società. Gli interventi hanno sottolineato come l’accessibilità, in particolare nei contesti educativi, lavorativi e culturali, sia strettamente legata alla qualità del servizio di interpretariato in lingua dei segni.

Un momento di particolare interesse durante la Conferenza è stato rappresentato dalla presentazione della ricerca condotta da Maya De Wit, interprete di lingua dei segni, già presidente EFSLI, con una esperienza pluriennale nell’ambito della ricerca e della formazione nel settore dell’interpretariato, che ha aggiornato i partecipanti sui dati relativi agli interpreti di lingua dei segni in Europa, a quattro anni dalla sua pubblicazione del 2020. De Wit ha illustrato come, nonostante i progressi fatti in alcuni Paesi, esistano ancora disparità significative tra le varie nazioni in termini di numero di interpreti, qualità della formazione e riconoscimento professionale.

I dati presentati hanno mostrato un quadro variegato: in alcuni Paesi si è registrato un aumento del numero di interpreti disponibili ma in altri la situazione rimane critica, con una domanda di servizi di interpretariato che supera di gran lunga l’offerta. Questo aggiornamento ha fornito una visione chiara delle sfide che gli interpreti affrontano a livello europeo e ha offerto spunti di riflessione per nuove strategie di miglioramento.

Nel corso dell’evento, è stato inoltre presentato un francobollo dedicato alla figura dell’Interprete di Lingua dei Segni Italiana (LIS), che nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Animu e la Filatelia

di Poste Italiane; un gesto simbolico di grande significato che ha suscitato molto entusiasmo tra i partecipanti. Questo riconoscimento istituzionale sottolinea l’importanza della professione di interprete LIS nel promuovere l’accessibilità e l’inclusione per le persone sorde. Il francobollo, che sarà distribuito a livello nazionale, rappresenta un segno tangibile dell’impegno verso una maggiore sensibilizzazione sulla figura degli interpreti e sul loro ruolo cruciale nella società.

Oltre alla discussione sulla ricerca di Maya De Wit, la Conferenza ha affrontato in modo approfondito il tema della formazione degli interpreti. È stata sottolineata la necessità di una preparazione continua e multidisciplinare per gli interpreti LIS, che operano in una vasta gamma di contesti, tra cui quello educativo, legale, sanitario e culturale.

La figura dell’interprete non si limita a tradurre tra lingue diverse, ma media tra culture e contesti sociali, spesso gestendo situazioni delicate. Si è discusso delle sfide emotive e professionali legate al lavoro quotidiano degli interpreti, ribadendo l’importanza di fornire loro un sostegno adeguato a mantenere alti gli standard qualitativi e tutelare la loro salute psicologica.

Un altro tema chiave è stato quello delle condizioni lavorative degli interpreti. È emersa la necessità di promuovere un maggiore riconoscimento e una stabilità professionale, per far fronte alle attuali difficoltà, tra cui la precarietà e la mancanza di contratti stabili.

La Conferenza EFSLI 2024 ha rappresentato un’occasione fondamentale per fare il punto sulla situazione attuale e sulle sfide future degli interpreti di lingua dei segni in Europa. Torino, in qualità di città ospitante, ha offerto uno scenario ideale per discutere delle nuove strategie per migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi di interpretariato. Il plauso dell’ENS va all’Associazione Animu, e a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito, per l’impeccabile organizzazione.

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