Nella giornata di oggi si sono svolti due importanti incontri istituzionali a Roma: il primo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il secondo presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Entrambi i confronti hanno avuto come tema centrale l’accessibilità ai contenuti audiovisivi per le persone sorde, in particolare in vista del prossimo Decreto Direttoriale sull’accessibilità televisiva, previsto per il 28 giugno.
Durante l’incontro al MIMIT, il Presidente Nazionale ENS Angelo Raffaele Cagnazzo ha espresso forte preoccupazione per la mancata consultazione dell’Ente nella stesura del decreto. Pur contenendo elementi positivi, come la previsione di sottotitoli e interpretariato LIS, il testo presenta lacune e inesattezze tecniche che potrebbero compromettere il pieno diritto all’accessibilità.
Subito dopo, presso la sede dell’AGCOM, si è tenuto un secondo incontro alla presenza anche di FIADDA e ADV – Associazione Disabili Visivi, nel quale l’ENS ha ribadito la necessità di garantire una copertura completa e omogenea del servizio di sottotitolazione e interpretariato LIS su tutti i canali Rai, non solo su Rai 1, 2 e 3. È stato inoltre evidenziato come l’attuale livello qualitativo dei sottotitoli sia spesso insoddisfacente, e che in molte edizioni regionali del TG3 manchi qualsiasi forma di accessibilità.
Il Presidente Nazionale ENS Angelo Raffaele Cagnazzo ha anche fortemente respinto l’idea che l’intelligenza artificiale possa sostituire il lavoro di interpreti LIS e stenotipisti professionisti, sottolineando come i diritti delle persone sorde non debbano dipendere dalle disponibilità economiche dello Stato, ma essere riconosciuti in modo pieno e automatico.
È stata proposta l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, affinché le associazioni maggiormente rappresentative — ENS, FIADDA, ADV — possano contribuire attivamente alla definizione di linee guida efficaci, monitoraggi continui e soluzioni concrete.
L’ENS continuerà a lavorare con determinazione per ottenere risposte chiare, interventi tempestivi e una reale applicazione del principio di accessibilità universale.