
Il 2 dicembre 2025, l’Unione Europea dei Sordi (EUD) ha celebrato un importante traguardo: i 40 anni di attività all’interno del Parlamento Europeo di Bruxelles. Una ricorrenza significativa che ha riunito autorità istituzionali e figure di primo piano del mondo della sordità e dei diritti linguistici.
Tra gli interventi istituzionali, la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dall’EUD in quattro decenni di impegno, sottolineando l’importanza delle politiche europee a tutela delle persone sorde.
L’ENS era rappresentato dal presidente nazionale Angelo Raffaele Cagnazzo, presente all’evento, mentre gli interventi sono stati affidati a figure internazionali di grande rilievo: Humberto Insolera, membro dell’European Disability Forum (EDF), e Joseph J. Murray, presidente della Federazione Mondiale dei Sordi (WFD).
Entrambi hanno portato contributi significativi sul ruolo delle lingue dei segni e sulle sfide che le persone sorde affrontano nei vari Stati membri.
All’evento hanno partecipato anche i precedenti presidenti dell’EUD, Helga Stevens e Markku Jokinen, che con la loro presenza hanno ricordato il lavoro svolto negli anni e la crescita dell’organizzazione a livello europeo.
Uno dei momenti più emozionanti della giornata è stato l’annuncio ufficiale della Giornata Europea delle Lingue dei Segni, che verrà celebrata ogni 17 giugno a partire dal 2026. Un passo avanti storico verso il pieno riconoscimento delle lingue dei segni come elemento fondamentale dell’identità, della cultura e dei diritti delle persone sorde.
Durante la celebrazione è stato inoltre presentato il nuovo volume “Le Lingue dei Segni: dal Riconoscimento all’Ufficializzazione”, scritto da Alexander Bloxs e Filipe Venade de Sousa. Il libro affronta con chiarezza e profondità i diritti linguistici delle persone sorde, delineando i percorsi che ogni Stato membro dell’UE è chiamato a intraprendere per garantire la piena accessibilità alla vita collettiva, politica, scolastica e lavorativa. Un’opera di grande valore, destinata a diventare un punto di riferimento nelle politiche di inclusione.
La celebrazione dei 40 anni dell’EUD non è stata solo un momento di memoria, ma soprattutto un’occasione per rinnovare l’impegno verso un’Europa più inclusiva, rispettosa delle diversità linguistiche e attenta ai diritti delle persone sorde.

















